Basiliano (alias Pasian Schiavonesco) nella prima metà del secolo.
La fondazione della squadra di calcio. Basiliano (alias Pasian Schiavonesco) nella prima metà del secolo Nel 1918, nel terreno dove alcuni anni dopo venne ubicato un recupero di automezzi in demolizione (area ad ovest dell’attuale vecchio campo sportivo di Basiliano), esisteva un distaccamento militare. Per motivi logistici ovvii in quel reparto affluivano i giocatori dell’Udinese Calcio che trovavano in una area vicina (chiamata marcjat) il luogo ideale per allenarsi.
Questo marcjat era ubicato in Via dell’Impero, occupando l’area antistante l’attuale Asilo Infantile e l’area ove attualmente hanno sede le Scuole Elementari. Il primo campo di calcio del paese venne così a formarsi, circondato ai lati da ippocastani che ne delimitavano il perimetro, misurando inizialmente metri 90 x 60. I giovani del luogo seguivano con entusiasmo vieppiù crescente gli allenamenti dei giocatori dell’Udinese e così, in breve tempo, Pasian Schiavonesco ebbe la sua squadra. Il nome scelto fu quello di S.S. (Società Sportiva) VIRTUS.
La fondazione della Società risale quindi al 1918 e da subito alcuni giocatori locali si misero in mostra, sì che Fabris Ernesto (indimenticabile postino del paese e allora militare in quel di Pordenone) proponeva ai dirigenti d’oltre Tagliamento l’acquisto di tre validi giocatori bianconeri. Fu così che Aristide Contessotto, Ciriaco Fabris e Angelo Greatti (detto Quarin) si trasferirono a Pordenone, contribuendo in maniera determinante ai successi della squadra neroverde.
Nel frattempo la Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia n. 191 del 14.08.1923 pubblicava il Regio Decreto n. 1626 del 28.06.1923, in cui si autorizzava il Comune di Pasian Schiavonesco a cambiare la sua denominazione in Comune di BASILIANO.
La proposta di tale cambiamento di nome era stata avanzata l’anno precedente in Consiglio Comunale dal consigliere Giovanni Modotti, proposta illustrata in sede consiliare dal sindaco Etelredo Pascolo il 13.10.1922 e accettata all’unanimità. Il 16.12.1923 il capoluogo organizzò una grandiosa festa per solennizzare il nuovo nome ed inaugurò in quell’occasione il nuovo gonfalone del Comune con il nuovo stemma sette spighe d’oro in campo azzurro.
Non si hanno dati, se non frammentari, dell’attività calcistica dell’Associazione Calcio (A.C.) Basiliano (che nel 1923 aveva sostituito la denominazione di S.S. Virtus) negli anni successivi. Si sa che sin dai primi anni ’20 la maglia era bianconera, a scacchi inizialmente, e si ha notizia di alcuni risultati eclatanti, quali il 9 a 0 in un Basiliano-Codroipo del 1929, anno in cui il gran freddo aveva interessato ovviamente anche Basiliano.
Nel 1938-39 il Basiliano disputa un interessante campionato nell’allora denominata Prima Divisione, girone che comprendeva 14 squadre e, geograficamente, andava da Sacile a Fiume (attuale Rijeka, Croazia). Parecchi gli spettatori che giungevano a Basiliano dai paesi vicini e anche da Udine: memorabile lo scontro disputato al Comunale di Basiliano contro la Triestina B alla presenza di oltre 3000 persone e terminato con la vittoria dei bianconeri locali per 1-0.
Formazione del Basiliano nel 1939-1940 | Trieste. Fortituto Basiliano 22.10.1939 |
Della fama che la squadra del Basiliano aveva nei dintorni fu portavoce anche il non dimenticato Gigi Comuzzi, per molti anni allenatore dell’Udinese, che da ragazzo spesso veniva in bicicletta a Basiliano ad assistere alle partite di calcio.In quei tempi giocavano Ermanno e Luigi Fabris, oltre a Enzo Romano, che di lì a poco sarebbe partito per la guerra e non sarebbe più ritornato a Basiliano; ma l’idolo locale era senza dubbio Brunello Del Giudice (detto Nane), aitante e tecnicamente valido giocatore.
La vita del paese scorreva in mezzo alle difficoltà del periodo, ma un luogo favorito di ritrovo era già nel 1939 il Bar-Osteria Renzulli, che rimarrà famoso anche per le assemblee dell’Associazione Calcio, per essere il bar sportivo per eccellenza (schedina totocalcio, prima TV, esposizione della lista dei convocati) e, soprattutto, per essere considerato il bar degli abbienti e/o intellettuali (o ritenuti tali).
Nel frattempo, il 10 giugno 1940, l’Italia era scesa in guerra ed i campionati dilettanti vennero sospesi con l’inizio delle ostilità, in un momento in cui il calcio a Basiliano stava crescendo e sempre più giovani leve si stavano dedicando